Andrea e Giulia, Parma

Ci sposeremo l’8 agosto 2020! Ormai ci siamo! Non abbiamo mai perso la fiducia sul fatto che ci saremmo sposati in questa data e a quanto pare abbiamo fatto bene.
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G.: Fin dall’inizio, la nostra storia è stata piena di coincidenze fortunate e la buona sorte sembra non abbandonarci. Speriamo sia così fino alla fine! Andrea mi ha proposto di sposarlo a gennaio, il giorno del mio compleanno. Da quel momento abbiamo iniziato i preparativi e in poco tempo avevamo già organizzato tutto. Quindi, quando è iniziata l’emergenza covid-19 non ci siamo agitati più di tanto. Era già tutto pronto, possibile non riuscire a realizzare i nostri piani per agosto? A dire la verità io un pochino mi sono agitata e qualche momento di indecisione l’ho avuto, ma Andrea è stato una roccia. Non ha mai smesso di ripetermi “stai tranquilla, ci sposeremo l’8 agosto e sarà una bella festa!”. La sua serenità è stata davvero la cosa che più mi ha mantenuta tranquilla e positiva durante tutto il lockdown.
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A.: Io sono una persona di natura ottimista, non ho fatto nulla di speciale se non essere me stesso. Anche mia madre ha avuto qualche momento di sconforto, sono il primo figlio che si sposa ed è molto emozionata. Aveva paura che, anche nel migliore dei casi, ci saremmo dovuti sposare con le mascherine e con molte restrizioni e questo la rattristava. Invece, a parte in chiesa, dove gli invitati ed i nostri testimoni dovranno indossare la mascherina, per il resto sarà tutto come lo abbiamo desiderato. E poi chissà, forse dal 1 di agosto, quando l’Italia potrebbe uscire dallo stato di emergenza, magari nemmeno testimoni ed invitati dovranno più indossare la mascherina. L'unica nota un po' dolente riguarda una mia zia che, per precauzione e avendo problemi di salute, non verrà. La capiamo e non ci sentiamo di giudicare nessuno!
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G.: Ognuno deve sentirsi libero di fare ciò che sente sia meglio per sé stesso. Dipende anche molto dal carattere di ciascuno, per esempio mia nonna è stata da poco operata di tumore al seno e dice che non si perderebbe una festa del genere nemmeno se la legassero! Per lei è sicuramente un modo per ritornare a gioire della vita e delle persone care dopo un grande spavento.
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Il lockdown per noi fortunatamente non è stato particolarmente traumatico. Anche perché, a proposito di coincidenze fortunate, lo abbiamo vissuto insieme.
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G.: La sorte ha voluto che Andrea (che è di Mantova) proprio a febbraio abbia trovato lavoro nella stessa azienda farmaceutica dove anche io lavoro. Quindi si è trasferito da me, a Parma, proprio poco prima che iniziasse il lungo periodo di quarantena. È stata davvero una gran fortuna, probabilmente le cose sarebbero state più difficili altrimenti. Anzi, posso dire che aver iniziato la nostra convivenza proprio in un periodo di libertà così limitate ci abbia unito ancora di più.
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A.: Confermo! Anche se, mentre Giulia ha lavorato in smart-working, io ho continuato a lavorare come sempre, perché mi occupo della produzione dei medicinali e quella non si può fermare o fare a distanza! Anzi, uno dei medicinali di cui mi occupo, concepito per aiutare i bambini nati prematuri con problemi d’asma, è stato donato per uso compassionevole all’ospedale di Modena. Questo significa che questo farmaco veniva unito ad altri medicinali per trattare i pazienti affetti da covid-19, aiutando ad alleviarne i sintomi.
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G.: Adesso spero tanto che non piova proprio l’8 agosto!
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A.: Stai tranquilla! Ci sposeremo l’8 agosto, con una bella festa e con il sole!